venerdì 22 gennaio 2016

Segnali fraintesi, segnali mai intesi - #iononhoparole

#spazio alla lettura

#merendinaclassica alla prese con segnali fraintesi e segnali mai intesi


Accade nelle favole che la principessa e il suo principe si riconoscano sempre: ricordiamoci in quante storie, la principessa riconosce il proprio lui in una semplice ranocchia o viceversa quest’ultima venga riconosciuta nelle sembianze di un cigno… 

Ecco nella realtà seppur della stessa sembianza umana è più probabile per noi riconoscere nel nostro gatto un totem Maya che in un uomo il nostro lui e, soprattutto, viceversa!

Ammettiamo che sia davvero difficile perché purtroppo la persona giusta, ponendo che esista, non si presenta a noi circondata da uccellini canterini o trasportata dal vento, ma molto spesso ci passa accanto senza nemmeno accorgersi di lei. 

A questo si aggiunga tutta la vasta gamma delle complicazioni relazionali con il prossimo in generale, con il sesso maschile nel particolare


È stupefacente come due linguaggi simili siano completamente differenti e opposti. Il linguaggio mentale della donna e quello fisico dell’uomo procurano un elevato e indecifrato numero di segnali fraintesi e perlopiù mai intesi. Seppur a volte entrambi cerchino di mettersi nei panni dell’altro, a rischio di un’evidente crisi di identità, i risultati non potranno essere né positivi, né edificanti.

Molto spesso, è vero, noi donne siamo convinte di lanciare dei messaggi chiari precisi e invece, la realtà dei fatti è differente. 
Potrà accadere che l’uomo non percepirà nessun segnale: egli proseguirà la sua vita ignaro di quello che la donna gli starà trasmettendo. 
Facciamo un esempio: la donna si accorgerà che sarà affascinata dall’uomo in questione e dato che “l’iniziativa uccide”, deciderà, astutamente, di farsi comprendere attraverso dei codici segreti... 

1. Cercherà di attirare la sua attenzione e primeggiare con sguardi ammalianti.

2. Constatata l’inefficacia del primo tentativo, utilizzerà la parola, vale a dire unirà sguardi, atteggiamenti fisici e parole per far capire all’uomo il suo interesse.

3. Le parole in principio assumeranno le sembianze di metafore velate. 
4. Le metafore diverranno pian piano sempre più concrete e semplici. 

Risultato della tattica: nessun successo.

Così la donna si troverà in difficoltà e dovrà scegliere se abbandonare l'impresa o affrontarla. 

E se decidesse di prendere in mano la situazione? 
la donna decide di svelare ogni cosa. Seppur la totale verità dovrebbe eliminare ogni dubbio e ogni fraintendimento, così non sarà. 
L’uomo potrebbe rammaricasi di averla illusa, facendo finta di non aver davvero compreso le sue intenzioni. Egli la considererà solo come amica e non vorrà che questo rapporto si rovini. 

Per favore, non ci prendiamo in giro, ricordiamo all’uomo che questa è la scusa femminile per eccellenza, per evitare delle relazioni e scansare con delicatezza corteggiatori insistenti, per cui si impegnasse almeno a trovare una giustificazione originale!

Accade, quindi, che a volte tutti questi segnali fraintesi non portino a nulla, ma raramente può succedere che il rifiuto dell’uomo si trasformi pian piano in corteggiamento. 
Egli si accorgerà, o meglio inizierà a pensare che forse varrà la pena di provarci e dunque si concederà alla donna, quale atto di altruismo!

Tutto dipenderà sempre dal fattore dei segnali, voglio dire è naturale che se la donna si dichiarasse all’uomo definendosi innamorata di lui o comunque con eccessivo ardore, la situazione sarà da ritenersi ben che conclusa.

La verità va detta, ma con moderazione.

Viceversa, potrà accadere che i segnali fin dall’origine fraintesi, abbiano comunque prodotto un risultato concreto: una storia. 

Nonostante tutto, arriverà per ognuno il momento del confronto, e il fraintendimento nascerà, i segnali diverranno eloquenti, si trasformeranno in problemi e la storia terminerà.

In conclusione, i segnali potrebbero essere intesi o fraintesi, è tutto un gioco di equilibri.




#merendinaclassica



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